Croatina
L’uva Croatina è la varietà meglio adattata e largamente più coltivata nella nostra collina. La croatina è utilizzata in purezza nel vino Nido della Tempesta e in uvaggio con Barbera e Ughetta di Canneto nei vini L’Inaspettato e Buttafuoco, rientra anche nell’uvaggio del vino Ronc8tto.
E’ possibile anche adottare una vite di Croatina.
Cenni storici
È’ il vitigno simbolo dell’Oltrepò Pavese, poliedrico, versatile, può dare ottimi vini vivaci e grandi vini importanti. Le prime citazioni concrete del vitigno Croatina risalgono alla seconda metà dell’800, quando vari ampelografi hanno provato a “mettere ordine” nei vigneti, in particolare tra Croatina, Uva rara, Bonarda Piemontese e altri vitigni. Ben presente sul territorio da tempo, in molte colline oltrepadane il vino ottenuto già viene chiamato Bonarda. Alla fine dell’800 il vitigno Croatina è a tutti gli effetti il vessillo della produzione vitivinicola dell’Oltrepò. E’ diffuso in modo abbastanza omogeneo in tutto il territorio, ma principalmente nella zona collinare a Est.
Con l’avvento della filossera cambia però lo scenario. La caratteristica negativa del vitigno Croatina è una certa incostanza produttiva e l’obbligo di utilizzare i portainnesti evidenzia ulteriormente questo difetto. Molti produttori hanno così preferito puntare nei reimpianti post-filosserici sul vitigno Barbera, più costante e produttivo.
Bisogna aspettare la fine degli anni ’60 perché i produttori locali capiscano l’enorme potenzialità di questo vitigno, aiutati anche dalla ricerca e dalla sperimentazione che hanno individuato cloni di Croatina più consoni alle esigenze dei produttori.
Qualche cenno ampelografico
Il germoglio è cotonoso, verde, biancastro sfumato di rosa, con foglioline apicali e di colore verde con sfumature bronzate. La foglia è di media grandezza, pentagonale trilobata, a volte quinquelobata; la pagina superiore è glabra, l’inferiore aracnoidea. Il grappolo è grande, conico, talvolta alato. L’acino è medio, sferoide con buccia consistente, pruinosa, blu scuro. La polpa è succosa e di sapore caratteristico astringente. Vitigno di media vigoria e produzione, richiede terreni calcarei argillosi non troppo dotati di potassio. Produzione buona ma incostante. Maturazione tardiva.